Un risultato normale del test EEG determina l'assenza di epilessia?
Un risultato normale del test EEG determina l'assenza di epilessia?
Si ritiene che molti pazienti affetti da epilessia si siano sottoposti a un test EEG, che registra i cambiamenti bioelettrici nel cervello e può registrare con precisione i cambiamenti nell'elettricità cerebrale durante una crisi epilettica nei pazienti affetti da epilessia, rappresentando una base importante per la diagnosi e la classificazione dell'epilessia.
Nella pratica clinica reale, solo 4/5 dei pazienti affetti da epilessia presentano un EEG anormale, mentre i restanti 1/5 possono avere un EEG normale durante l'insorgenza dell'epilessia; inoltre, ci sono persone con EEG anormale che non hanno mai sintomi di crisi. Pertanto, i medici hanno bisogno di test ausiliari dell'EEG per diagnosticare la presenza o l'assenza di epilessia, ma non dovrebbero affidarsi completamente al test EEG. Anche le persone che non presentano anomalie dell'EEG possono manifestare sintomi di epilessia, quindi non si può escludere l'epilessia solo perché l'EEG è normale. È necessario che il medico esprima un giudizio corretto sulla base dei risultati dell'EEG, combinati con le manifestazioni cliniche, l'anamnesi del paziente e altri fattori complessivi.
Alcuni pazienti che hanno effettuato un monitoraggio EEG rifiutano di sottoporsi a un secondo monitoraggio EEG perché i risultati sono normali e pensano che non sia necessario rifarlo. In realtà, una ripetizione dell'EEG è molto necessaria. Le "onde anomale" che l'epilessia presenta possono verificarsi sia durante una crisi che durante una non crisi. Per i pazienti con crisi tipiche è facile valutare l'EEG, ma per i pazienti con crisi atipiche è difficile rilevare l'esistenza di "onde anomale" in un singolo esame EEG, che richiede ripetuti monitoraggi EEG per ottenere un risultato positivo.
Pertanto, la presenza o l'assenza di epilessia non può essere determinata solo sulla base di un monitor EEG "normale", ma richiede una combinazione di anamnesi e presentazione clinica, e talvolta più monitor EEG come test aggiuntivo.
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L'epilessia non può essere esclusa se l'EEG è normale ma i sintomi delle crisi persistono. Se l'EEG viene eseguito tra una crisi e l'altra, è possibile che non catturi tutte le scariche anomale. Non tutte le crisi provocano un EEG anormale, a seconda delle dimensioni e della direzione dell'area cerebrale che scarica, della profondità della lesione e della tempistica del test.
Se l'EEG è normale al primo esame, si consiglia di eseguire un EEG delle 24 ore o un EEG del sonno, oppure di ripetere l'EEG, preferibilmente il più presto possibile dopo un breve periodo di tempo dall'attacco, per avere maggiori possibilità di rilevare le scariche anomale.
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